Se sei responsabile della presenza sui social della tua azienda, potresti sentirti un po’ sotto pressione. Sensazione assolutamente comprensibile!

Forse il tuo capo vuole sapere che i tuoi sforzi stanno producendo risultati. O forse il resto del tuo team di marketing vuole accertarsi che siate sulla stessa lunghezza d’onda.

Questi sono effettivamente timori giustificati.

Dal momento che le aziende investono in misura sempre maggiore nei social media, vogliono accertarsi di ottenere un ROI positivo.

Qual è la sfida allora? Presentare i tuoi dati relativi ai social in modo tale che abbiano effettivamente senso per i tuoi colleghi. Hai difficoltà a comunicare le tue attività sui social al tuo team? Cerchi un modo per giustificare la tua strategia?

Allora è giunto probabilmente il momento di migliorare i tuoi report sui social media.

In che modo Sprout può aiutarti a ottimizzare i tuoi report?
In questo post ci occuperemo dei report di base, e se le nostre indicazioni ti ispireranno ad agire, decidi a favore di Sprout.

Perfetta per team di tutte le dimensioni, la suite di strumenti di Sprout comprende report per network e report cross-channel. Ti consente inoltre di creare un report personalizzato per essere certo che tutte le tue esigenze siano soddisfatte.

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Come iniziare l’attività di reporting sui social media

Se l’idea dei report ti annoia a morte o ti getta nel panico, rilassati!

Abbiamo creato un modello di reporting sui social media totalmente gratuito per consentirti di iniziare la tua attività. Puoi adeguare il nostro modello in base alla tua azienda e alle sue piattaforme preferite con pochi clic. Devi semplicemente aprire Adobe o Apple Preview per apportare le modifiche desiderate.

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Questo modello sarà un ottimo punto di partenza se sei un principiante assoluto in fatto di report sui social media.

E, per ottenere il massimo dai tuoi report, abbiamo stilato un elenco di tutto ciò che devi assolutamente fare.

Stabilisci la frequenza dei tuoi report

Innanzitutto devi stabilire un arco temporale per i tuoi report.

Tutti i social network consentono di ricavare dati dalle loro analisi native in base a intervalli di date.

Le aziende producono generalmente report sui social con cadenza settimanale, mensile o trimestrale.

Ai fini di questa guida, concentreremo l’attenzione su quelli trimestrali.

Perché? Perché i report trimestrali consentono di raccogliere un campione più ampio di dati. Infatti, mentre i report a breve termine sono distorti da anomalie (ad esempio, giorni casuali di engagement alto o basso), quelli trimestrali coprono tendenze a lungo termine.

Inoltre i report trimestrali ti danno più tempo per prepararti e analizzare i tuoi dati in maniera più approfondita. Ciò influisce sulla tua strategia in misura maggiore rispetto a quanto possano fare i dati di livello superficiale.

Valuta i destinatari dei tuoi report

Prima ancora di creare il tuo report, devi pensare a chi lo esaminerà.

Il tuo team marketing che ha una forte familiarità con i dati e il gergo del settore?

Il tuo capo o dirigenti che potrebbero non essere esperti di social?

O forse persino la tua intera organizzazione che non riceve frequentemente informazioni da te?

In base al tuo target di riferimento, puoi stabilire meglio il livello di dettaglio e cosa porre in evidenza.

Ad esempio, i team addetti al marketing saranno interessati ai dati delle performance di campagne specifiche, mentre i dirigenti potrebbero concentrare l’attenzione su conversioni e dati finanziari.

Indipendentemente da chi esaminerà il tuo report, le persone desiderano vedere cifre concrete relative alle campagne.

E ciò ci conduce al nostro punto successivo.

Stabilisci i tuoi KPI

L’aspetto più importante della valutazione del ROI dei social media è comunicare i tuoi KPI (indicatori chiave di prestazioni).

I seguenti punti di dati sono ricavabili tramite analisi nativa o reporting via Sprout e devono risultare in primo piano nei tuoi report sui social media:

  • Nuovi follower. Il numero dei follower non è l’unico aspetto importante della tua presenza sui social, ma è una cifra che devi cercare di far crescere. Puoi ricavare questi dati da network a network od osservarli in tutti gli account.
  • Reach. Nota la differenza fra reach e impression. Ampliare la tua reach equivale ad ampliare il tuo target di riferimento.
  • Engagement. Condivisioni, commenti e like sono elementi preziosi per i professionisti del marketing sui social. La crescita dell’engagement dimostra che pubblichi contenuti che le persone desiderano vedere.
  • Clic. Analogamente all’engagement, i click-through evidenziano contenuti interessanti. Possono essere suddivisi in clic su link o clic specifici di promozioni.
  • Post. Quanti contenuti vengono pubblicati dalla tua azienda? Se noti una correlazione fra più post e un maggior engagement, sarai più propenso ad accrescere la produzione.
  • Traffico. Più c’è traffico sul tuo sito via social, meglio è. Puoi misurarlo facilmente in Google Analytics.
  • Conversioni. Questa è la metrica più rilevante per chi è interessato a valutare il tuo ROI finanziario. Puoi impostare obiettivi di conversione in Google Analytics oppure osservare le prestazioni delle tue inserzioni sui social per ricavarla.

Monitorare più KPI ti consente di analizzare la tua presenza sui social in maniera più olistica piuttosto che insistere su una singola metrica.

Presenta i tuoi report in un contesto

Verifica della realtà: puoi anche raccogliere tutte le metriche del mondo, ma senza un po’ di contesto avranno ben poco significato.

Ad esempio, qual è il numero di follower tipico per le aziende del tuo settore? Qual è il tasso di conversione standard del settore per le inserzioni su Facebook?

Per chi non ha familiarità con i social media, questi punti di riferimento aiutano a dare un senso ai tuoi KPI.

Lo stesso discorso vale per i tuoi obiettivi sui social media.

Di nuovo, i punti di dati di per sé sono soltanto numeri. Prima di evidenziare i KPI, accertati di inserire alcune brevi frasi per specificare quali erano i tuoi obiettivi per il trimestre.

Non è necessario dilungarsi: poche e semplici frasi saranno più che sufficienti. La tua responsabilità in questo caso è dimostrare che stai lavorando per conseguire un obiettivo, indipendentemente da quale esso sia (ad esempio: un maggior numero di conversioni, di follower, ecc.).

Per quanto riguarda i tuoi obiettivi in sé, cerca di stabilire obiettivi SMART, ovvero:

  • Specific (Specifici) Indica quali strategie specifiche hai intenzione di utilizzare (campagne UGC, influencer marketing, inserzioni carosello di Facebook, e così via).
  • Measurable (Misurabili) Tutti gli obiettivi connessi ai social devono essere monitorati tramite dati.
  • Achievable (Conseguibili) Devi accertarti di disporre delle risorse (creatività, budget) per conseguire i tuoi obiettivi.
  • Realistic (Realistici) Non promettere risultati che non sei in grado di ottenere (ad esempio: raddoppiare il numero dei tuoi follower in una settimana).
  • Time-Sensitive (Vincolati a scadenze) I tuoi obiettivi hanno bisogno di una scadenza: non possono essere vaghi e permanenti (ad esempio: “Aumenteremo il numero dei follower”).

Inquadrare i tuoi dati in tal modo ti aiuta non solo a comprendere se stai raggiungendo i tuoi obiettivi ma ti fornisce anche indicazioni su cosa è necessario cambiare per conseguirli se non hai intrapreso la strada giusta.

Rendi visivi i tuoi report

Se desideri che i tuoi report siano in risalto, non devi limitarti ad attirare l’attenzione delle persone con semplici numeri.

Una rappresentazione visiva dei tuoi dati e punti di discussione rappresenta un buon inizio. Ciò rende i tuoi report sui social media ancora più semplici da assimilare immediatamente.

Inoltre, gli elementi visivi rendono i tuoi report più divertenti (sì, i dati visivi possono essere divertenti).

Ma come puoi rendere più visivi i tuoi report?

Iniziamo con i grafici.

Con Sprout, puoi personalizzare i tuoi report oltre il tipo di dati che ottieni dalle analisi native. Questi report pronti per la presentazione spaziano da metriche specifiche per le piattaforme alla tua completa presenza sui social.

I report visivi sono anche ideali per comunicare eventi quali picchi di engagement o ringraziamenti degli influencer. Questi sono i tipi di eventi a cui l’audience dei tuoi report è maggiormente interessata.

Naturalmente, i report sui social media sono molto di più che semplici numeri. Offrire esempi concreti di ciò che la tua azienda sta facendo sui social media può essere una rivelazione.

Ad esempio, puoi servirti di screenshot dei post sui social del tuo brand che hanno ottenuto un successo straordinario. Ringraziamenti, riconoscimenti e citazioni di altri operatori del settore sono altrettanto validi in questo caso.

Inoltre, il nostro modello di reporting sui social media ha spazi integrati per posizionare questi snapshot e fare in modo che i tuoi report risaltino.

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Fornisci anche il contesto competitivo

Questo aspetto potrebbe sorprenderti, ma i tuoi report non riguardano necessariamente solo te.

Senza dubbio, le persone vogliono sapere anche cosa fanno i tuoi concorrenti.

Non è un problema!

Quando presenti report sui tuoi concorrenti, non metterti contro chi è più forte di te. Ad esempio, non avrebbe senso per un bar locale confrontare le proprie perfomance sui social con quelle di Starbucks.

È molto probabile che tu abbia già un’idea ben precisa di chi sono i tuoi diretti concorrenti, giusto? In quest’ottica, puoi utilizzare parametri sulla concorrenza insieme a Sprout per creare report su:

Crescita dell’audience Tu e i tuoi concorrenti crescete allo stesso ritmo? Se qualcuno registra risultati migliori dei tuoi, sarebbe il caso di analizzare in maniera dettagliata la sua strategia editoriale.

Share of voice Chi ha contenuti maggiormente condivisi? Chi riceve molto apprezzamento tramite hashtag? Forse è arrivato per te il momento di farti sentire di più.

Prestazioni dei contenuti Chi domina i termini principali dei social nel tuo settore? Chi pubblica di più? Puoi utilizzare strumenti di analisi della concorrenza di terzi per scoprire questi dati oppure lasciare che Sprout se ne occupi al posto tuo.

Infine, sintetizza gli insegnamenti principali e i passaggi successivi

In un primo momento, creare report potrebbe sembrare simile a un esercizio di revisione.

In realtà, i report sui social media sono incentrati sull’azione.

Per concludere il tuo report, devi far sapere ai lettori cosa farai esattamente in seguito in base a ciò che hai appreso (ad esempio: obiettivi SMART).

Creerai ulteriori inserzioni. Pubblicherai più UGC. Hai solo l’imbarazzo della scelta e i tuoi dati possono fornirti indicazioni su dove orientarti.

E, come sempre, per comunicare queste informazioni non devi dilungarti troppo. Elenchi puntati sono più che sufficienti: se qualcuno ha bisogno di ulteriori chiarimenti potrà sempre chiedere.

Niente di complicato, no?

Sei pronto allora a cimentarti nel reporting sui social media?

Dal miglioramento dello SROI alla giustificazione delle campagne, i report sui social media sono ormai indispensabili per le aziende moderne.

E redigere un report completo su un social è molto meno scoraggiante se sai dove concentrare l’attenzione.

Grazie al nostro modello, puoi preparare il tuo report in brevissimo tempo.

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Scarica il nostro modello (aprilo in Adobe o Apple Preview per modificarlo) e inizia oggi stesso a creare il tuo report sui social media!

Per eventuali dubbi o per richiedere ulteriore assistenza per i tuoi report, lasciaci un commento qui sotto!