Le più importanti tendenze dei social media da conoscere per il 2021
Le tendenze dei social media raramente restano invariate da un anno all’altro. Ma è proprio questa la natura dei social, non è vero?
Il filo conduttore per i brand per il 2020: ripensare a cos’è il “successo” per il marketing sui social media in generale.
Oggi le aziende hanno il compito di trovare un equilibrio fra dare un senso ai loro dati relativi ai social e cercare al tempo stesso nuovi modi per coinvolgere i clienti.
E forse non vi è momento migliore di quello attuale per riorientarsi e riflettere su come procedono gli approcci della tua azienda ai social media.
9 tendenze dei social media da seguire nel 2020
Di seguito riportiamo la nostra ripartizione delle tendenze dei social media per il 2020 in base a recenti ricerche e avvenimenti in rete.
Indipendentemente da ciò che vendi, dovresti tenere presenti queste tendenze quando prepari la tua strategia per i social per il nuovo anno.
1. I brand rivalutano le metriche più importanti
Come evidenziato dal più recente Sprout Social Index, i professionisti del marketing analizzano varie metriche per stabilire cosa funziona e cosa non funziona sui social.
Tuttavia, la rimozione sperimentata dei Like pubblici su Facebook e Instagram potrebbe allontanare l’attenzione posta su di essi in quanto unità di misura delle performance dei contenuti.
E, anche se i Like non spariranno completamente, questa tendenza segnala la necessità per i brand di guardare oltre i dati superficiali.
Non a caso infatti, quasi due terzi dei professionisti del marketing che hanno partecipato ai sondaggi di Sprout ritiene che il social listening sarà fondamentale nel 2020. Esaminando in maniera dettagliata le analisi delle conversazioni e del sentiment, i marketer si preoccupano sempre più di ciò che viene detto piuttosto che del numero di persone che parlano di un singolo post o che lo guardano.
Cosa dobbiamo ricordare di questo esempio? Il lungo termine e l’engagement sono più significativi di un picco Like a breve termine. Piuttosto che cercare un momento virale, i brand cercano giustamente di comprendere cosa stimola le conversazioni con i clienti.
Porta le tue interazioni a un livello superiore sfruttando la capacità di personalizzare facilmente la comunicazione con la tua audience grazie a Sprout.
Nella scheda Messaggi, fai clic sull’avatar di un utente e nella nuova finestra che appare rivedi o aggiungi note, contesto o eventuali informazioni utili che desideri tenere per te o condividere con i colleghi del team.
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2. La crescita di community private, sostenute da interessi
Cavalcando l’ultima tendenza, i professionisti del marketing sono sempre più interessati a instaurare rapporti significativi con il proprio target di riferimento piuttosto che con tutti gli utenti in generale.
Di certo, i brand desiderano raggiungere il maggior numero possibile di clienti.
Detto ciò, l’importanza di dedicare la propria strategia di marketing a gruppi caratterizzati da interessi e passioni condivisi riflette l’esigenza per i brand di concentrare l’attenzione su singole persone piuttosto che rivolgersi a un’ampia fascia demografica.
Notiamo in particolare questa tendenza per i brand che cercano di raggiungere consumatori più giovani. Ad esempio, i brand sono più pronti che mai a rispondere direttamente ai clienti e analogamente a parlare la loro lingua con una specifica brand voice.
A poser in some sustainable jeans at least https://t.co/MicT9tdoOD
— Reformation (@Reformation) December 4, 2019
Va inoltre precisato che il concetto di privacy e community ha un impatto sul modo in cui i consumatori moderni si approcciano ai social media.
Sebbene le persone siano più che felici di dialogare con i brand, i consumatori stanno diventando anche più selettivi in merito alle loro interazioni.
Ad esempio, nuove funzionalità come Instagram Threads consentono agli utenti di condividere le loro Storie solo con un gruppo selezionato di amici. Ciò dà alla piattaforma una sensazione di maggiore intimità e familiarità.
Nel frattempo, il marketing rivolto ai gruppi di Facebook continua a essere uno strumento prezioso per vendere a community private più piccole dal momento che la reach organica su Facebook è piatta per la maggior parte dei brand.
E ciò ci conduce al nostro punto successivo.
3. Inserzioni più avanzate, dinamiche e dirette sui social
I brand stanno ancora investendo in misura significativa nelle inserzioni sui social per un buon motivo.
Perché i consumatori stanno acquisendo sempre maggior dimestichezza con il concetto di shopping sui social in generale.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che le inserzioni stanno diventando sempre più avanzate, è più semplice che mai per i brand incoraggiare il business diretto dei clienti sui social media.
Ad esempio, il recente lancio di esperienze di annunci personalizzate di Facebook offre prodotti ai clienti in maniera dinamica, modificando formati (carosello, Collection) e call-to-action in base ai destinatari.
Nel frattempo, anche la recente introduzione di Instagram shopping evidenzia la crescita della vendita diretta sui social.
La piattaforma rappresenta essenzialmente un altro strumento per i brand impegnati nell’e-commerce e nel commercio al dettaglio che cercano di iniziare a vendere su Instagram senza dover indirizzare i follower a un link della bio.
Anche la piattaforma di inserzioni di LinkedIn si è di recente evoluta per aiutare i brand B2B a mostrare i loro prodotti ai clienti giusti.
Nel 2020 le aziende non dovranno quindi essere restie a promuovere le vendite tramite inserzioni. Oggi le imprese hanno a disposizione offerte più mirate e accattivanti che consentono loro di crescere quasi a livello universale fra tutte le principali piattaforme dei social.
4. I brand vagliano gli influencer al microscopio
La popolarità dell’influencer marketing come metodo efficace per pubblicizzare prodotti è ben documentata.
E, sebbene gli influencer continueranno a essere presenti nel 2020, i brand guardano ai rapporti con loro in maniera oculata.
L’aumento dei falsi influencer e la potenziale riduzione di importanza dei “Like” come metrica di engagement segnala che gli influencer devono essere in grado di supportare con dei dati il compenso richiesto.
Ricordi quanto abbiamo affermato in precedenza in merito all’importanza di community coese? Lo stesso discorso si applica all’ambito degli influencer. Notiamo che sempre più brand stabiliscono contatti con nano influencer che rappresentano account con solo poche migliaia di follower.
Il concetto è semplice: le audience più piccole sono più significative e coinvolte rispetto a un “influencer” che è alla ricerca di “Like” e di accordi con i brand solo per il piacere di farlo.
I professionisti del marketing che cercano di instaurare relazioni con influencer dovrebbero tenere in considerazione questo aspetto. Devi semplicemente capire cosa offre ogni influencer e se la sua audience è importante per il tuo brand.
5. Le Storie continuano ad avere importanza
Le Storie rappresentano una delle maggiori tendenze dei social media degli ultimi due anni e il 2020 sembra non fare eccezione.
Il predominio delle Storie di Instagram parla da sé. Tuttavia, va notato che anche le Storie di Facebook sono sullo stesso livello in termini di engagement con circa 500 milioni di utenti al giorno.
Come evidenziato nella nostra ripartizione delle tendenze di Instagram, Storie interattive e sondaggi sono modi eccellenti per interagire con la tua audience e suscitano maggior interesse verso i tuoi contenuti.
Se poi vi aggiungiamo le nuove funzionalità business di Instagram, tra cui Growth Insights e “Stories About You”, aspettati di vedere ancora di più dalle Storie nel 2020.
6. Continua il boom dei contenuti video
I video sia di breve che di lunga durata sono tra i contenuti più condivisi sui social media.
Spunti di riflessione: YouTube è secondo solo a Facebook in termini di utenti attivi. Anche se Instagram potrebbe essere considerato l’hub principale per gli influencer, un numero crescente di brand e professionisti del marketing si sta riversando in massa su YouTube.
Nel frattempo, Instagram sta provando a infondere nuova vita in IGTV. Poiché IGTV sta introducendo video con orientamento orizzontale, dovremo aspettare per vedere come i brand coglieranno questa opportunità, che potrebbe semplificare il riutilizzo di contenuti video di altre piattaforme.
E, naturalmente, dobbiamo parlare anche di TikTok.
Il successore spirituale di Vine potrebbe essere ora un grattacapo per i brand, ma la sua popolarità fra i consumatori e gli influencer più giovani è decisamente chiara. Con oltre 1,5 miliardi di utenti, etichettare la piattaforma come un fuoco di paglia sarebbe prematuro.
Lo abbiamo detto in precedenza e lo ripetiamo: i brand non possono più ignorare i video. Con così tante opzioni disponibili fra inserzioni e video organici, gli ostacoli per accedervi sono sempre di meno. Oggi infatti è sufficiente avere uno smartphone.
7. Consenti alla tua audience di partecipare alla tua strategia editoriale
La metà dei professionisti del marketing intervistati per il Sprout Social Index ha indicato che i contenuti generati dagli utenti sarebbero stati tra le principali tendenze per i social media nel 2020.
E noi siamo assolutamente d’accordo!
Questo aspetto evidenzia ancora una volta la necessità per i brand di stabilire interazioni con il proprio target di riferimento tramite contenuti incentrati sui clienti.
In tal modo non solo si instaurano rapporti con i brand ma si promuove anche un flusso costante di contenuti dai tuoi follower. Ad esempio, brand come Zenni utilizzano il proprio hashtag #justgotmyzennis per presentare clienti soddisfatti e mostrare le loro ultime novità.
I consumatori moderni accettano di buon grado che i brand suggeriscano loro cosa pubblicare. Incoraggiare contenuti generati dagli utenti e foto di clienti è una mossa eccellente per aumentare l’engagement e nell’interesse della social proof.
Con una concorrenza così agguerrita nello spazio social, qualsiasi cosa tu possa fare per creare contenuti incentrati sui clienti è un punto a tuo favore.
8. Ripensare quali piattaforme social meritano attenzione
Come forse avrai notato, un elemento comune fra le nostre tendenze dei social media per il 2020 è la necessità di rivalutare e riflettere.
Domanda a bruciapelo: quali piattaforme social sono scomparse nel 2019?
La risposta in breve? Nessuna.
Nonostante l’opinione diffusa, nessuna piattaforma è effettivamente “morta”. Di conseguenza, i brand dovrebbero seriamente ripensare agli aspetti a cui hanno dedicato attenzione e concentrarsi sulle piattaforme frequentate dalle loro audience.
Ad esempio, LinkedIn sta registrando una crescita pazzesca per i marketer di B2B. SnapChat ha effettivamente rilevato un aumento complessivo degli utenti giornalieri attivi nel 2019 nonostante la diffusione di TikTok.
Pinterest invece, sta ottenendo profitti considerevoli per i brand di beni di consumo rispetto ad altri social network.
Come si traducono tutti questi dati? È fondamentale comprendere come dedichi il tuo prezioso tempo sui social e se i tuoi sforzi producono o meno i risultati sperati. Ad esempio, riesci a indicare in maniera chiara il ROI della tua presenza Facebook o Instagram? Ecco dove è importante comprendere l’effettivo significato delle tue metriche per i social media: non inseguire “vanity metrics” fini a se stesse sulle maggiori piattaforme. Pensa a dove il tuo brand può spiccare, sia in articoli lunghi su LinkedIn o contenuti inizialmente visivi su piattaforme piene di foto.
E detto questo…
9. I marketer sono responsabili dei dati sulle loro performance
Come evidenziato dallo Sprout Social Index, il 63% dei professionisti di marketing riferisce periodicamente i dati social al proprio superiore.
Portare i social media all’attenzione della dirigenza significa essere in grado di “dimostrare” quanto sia utile la presenza sui social. Significa monitorare conversazioni, engagement e crescita e rendere tali dati immediatamente disponibili al tuo team.
Strumenti come Sprout Social semplificano considerevolmente il monitoraggio di questi punti di dati e la creazione di report per i tuoi colleghi. Sprout Social non solo rende più semplice capire cosa funziona sui social media, ma traduce anche i dati per chi non lavora nel tuo dipartimento.
E con questo abbiamo concluso il nostro elenco delle tendenze più recenti nei social media!
Quali tendenze dei social media 2020 avranno il maggiore impatto sul tuo brand?
Come sempre, i social media cambiano.
Ti stai tenendo al passo?
La buona notizia è che per nessuna di queste tendenze è necessario ricominciare da zero la tua presenza social. In teoria, queste nostre osservazioni possono aiutarti a riflettere su ciò che funziona o meno e su quali siano le piste da seguire per fare in modo che il 2020 sia un anno di successo.
Desideriamo tuttavia sentirti. Quale delle ultime tendenze dei social media ritieni caratterizzerà il 2020? Quali sono i tuoi obiettivi per il nuovo anno? Faccelo sapere nei commenti in basso!
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